Premetto col dire che Watchmen è per 70% una figata galattica. Questo è dovuto anche alla fonte del film, ovvero l’omonimo fumetto, anzi graphic novel. Fumetto che io non ho letto (purtroppo) e quindi la mia “recensione” non avrà i toni del “nostalgico” che fa il raffronto versione cartacea vs. trasposizione cinematografica.
Lo spettro della imminente fine del mondo, atteso con un attacco nucleare e rappresentato simbolicamente con un orologio che segna 5 minuti alla fine, definisce la psicologia e le motivazioni, fa da perno all’intreccio dei protagonisti: umani poco supereroi e molto psicopatici a briglie sciolte (a parte il “vero” superuomo Dr. Manhattan).
Un film di supereroi per adulti (come il fumetto dopotutto), “scorretto” politicamente, provocatorio, intelligente per le riflessioni proposte (anche se necessariamente un po’ retrò) e non facile per le tematiche, nello specifico il “Dio” Dr. Manhattan e il suo rapportarsi all’umanità. Il film è complesso anche nella costruzione della sceneggiatura: i flashback sono davvero tanti.
Gli effetti che tutti si aspettano da un film di questo tipo non deludono con alcune sequenze memorabili (tra tutte un’esplosione di New York impressionante e l'”esilio” di Dr. Manhattan) e alcuni combattimenti il cui stile, per chi ha visto 300, è facile da immaginare. L’impianto scenico è particolarissimo, gotico, “pre”-apocalittico, ogni dettaglio di questo delirante film in costume (siamo in un passato alternativo dove Nixon continua il suo mandato e il Vietnam non è stata una sconfitta) sente il peso di una responsabilità, quella di non tradire appunto il fumetto e i suoi appassionati da parte del regista.
Fedeltà quasi ossessiva che sebbene non sia stata rispettata nella narrazione del finale ha forse contribuito a rendere il film un po’ lunghetto e ahimè lento in alcuni punti (non per me, ma per la massa cresciuta a pane e MTV…). Un finale riadattato che comunque fa pensare, come del resto la tematica base del film-fumetto: “chi controlla i controllori?” (who watches the Watchmen?) .
Stupende le musiche sia originali che le citazioni d’epoca che vanno da Simon & Garfunkel a Jimi Hendrix passando per Janis Joplin per darvi giusto un’idea.
Superlativa la lotta iniziale e i titoli che riassumono la storia dei vari giustizieri mascherati (non ho accennato ai costumi perché è superfluo dirlo: sono pazzeschi) con la musica di Bob Dylan in sottofondo che ha anche la funzione di introdurci nel quadro temporale alternativo; insomma anche se non perfetto Watchmen è da vedere senz’altro al cinema. Giusta la censura per i 14 anni a causa della violenza a volte cruda (sempre fedele ad alcune tavole del fumetto) e che ha permesso anche la presenza di una scena di sesso davvero dark e umana tra due protagonisti… e il nudo integrale di Dr. Manhattan!
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